Misurare i cambiamenti della composizione corporea dalla miglior condizione psicfisica all’overtraining
ABSTRACT
L’ analisi di composizione corporea è un argomento sempre più studiato dagli addetti ai lavori, è ritenuto ad oggi uno strumento importante per monitorare lo stato di forma; sport scientist e preparatori atletici sono unanimi nel sostenere che quest’analisi possa essere un valido aiuto nella programmazione degli allenamenti e nella gestione dell’atleta. I ritmi e gli stress a cui gli atleti sono sottoposti influenzano la composizione corporea e di conseguenza le performance sportive; avere la possibilità di poter effettuare analisi che forniscano dati precisi, accurati e sensibili alle piccole variazioni, è una possibilità da utilizzare. La moderna concezione di analisi di composizione corporea offre l’opportunità di avere una fotografia istantanea della condizione dei tessuti umani, consente di valutare l’efficacia dei programmi di allenamento, nutrizione, supplementazione in tempo reale (Boschiero D, 2016). In ambito sportivo c’è ancora confusione sulle diverse modalità di misura e sulla precisione dei dati forniti, lo scopo di questo articolo è illustrare la moderna visione concezione di questo tipo di analisi al fine di avere informazioni che possano essere d’aiuto agli staff nella gestione quotidiana dell’atleta.
COS’E’ LA COMPOSIZIONE CORPOREA?
Lo studio della composizione corporea è un ramo della biologia umana che si concentra principalmente sulla quantificazione in vivo dei componenti del corpo, le relazioni quantitative tra i componenti e le alterazioni dei componenti causate dai diversi fattori di incidenza (Wang. Pierson & Heymsfield, 1992). Oggi ricercatori, progettisti, istituzioni, opinion leader, considerano l’analisi di composizione corporea un sistema oggettivo di valutazione quantitativa, qualitativa, funzionale, energetico e clinico del corpo umano. Rappresenta un biomarker per valutare in qualunque istante lo stato di salute di ogni individuo, per l’atleta è uno strumento funzionale per raggiungere e mantenere elevati livelli di performance (Boschiero D, 2016). Oggi è necessario capire se i Kg di muscolo, osso ecc sono in grado di fornire elevate prestazioni (possibilmente evitando infortuni). La composizione corporea cambia molto più spesso per meccanismi adattativi dell’organismo (per esempio la risposta allo stress) che per il cibo introdotto; questo spiega il motivo per il quale molti atleti in condizione di stress persistente cambiano negativamente la composizione corporea pur mangiando gli stessi alimenti. Il corpo umano è una macchina qualitativa alla continua ricerca dell’omeostasi, solo analizzando la funzionalità dei componenti che lo costituiscono si può intervenire per migliorare lo stato di forma dell’atleta (Boschiero D, 2016).I moderni dispositivi di composizione corporea analizzano l’organismo da un punto di vista funzionale, permettono di capire se l’atleta è nelle condizioni fisiologiche per fornire prestazioni elevate oppure no. Le recenti evidenze scientifiche testimoniano che avere buone masse non significa che queste funzionino bene (Boschiero D, 2016).
ANALISI FUNZIONALE
L’analisi funzionale della composizione corporea spiega cosa sta succedendo dal vivo nel corpo umano, permette di capire in che modo funziona un organismo in quel momento, di conseguenza offre l’opportunità di valutare l’efficacia degli interventi in tempo reale. Tutto ciò è possibile grazie all’analisi approfondita dei sottocomponenti di organi e apparati che regolano le funzioni corporee (Boschiero D, 2016). Per esempio, quantificare i kg di massa muscolare è importante, capire se un calciatore perde o guadagna massa muscolare è una variabile ritenuta fondamentale ma non è sufficiente per chi si occupa di performance. Ogni cellula muscolare è composta da acqua, proteine, minerali, glicogeno e grasso definito IMAT (grasso ectopico inter ed intramuscolare), quantificare tutti questi sottocomponenti permette di intervenire per migliorare qualità e funzionalità muscolare. Per esempio, l’incremento della massa muscolare dovuto all’aumento dell’IMAT equivale ad un peggioramento della condizione di salute e della capacità del muscolo di lavorare, quindi riduzione delle performance e aumento rischio infortuni. Bisogna viceversa accertarsi che l’aumento della massa muscolare avvenga grazie ad un aumento di acqua, minerali, proteine e glicogeno. Lo stesso discorso vale per il grasso, quantificare i kg di massa grassa non è sufficiente per intervenire sulle performance. Nel corpo umano esistono diverse tipologie di grasso: SAT (grasso sottocutaneo), IMAT (grasso ectopico inter ed intramuscolare), AAT (grasso ectopico addominale), Le (Lipidi essenziali), BAT (tessuto adiposo bruno), WAT (tessuto adiposo bianco). È necessario capire quale tipologia di grasso sta cambiando; per esempio, i lipidi essenziali hanno funzioni biologiche fondamentali per la salute: immagazzinano energia, rivestono le membrane cellulari, hanno un ruolo importante nella sintesi di ormoni sessuali ecc; quindi, il loro incremento entro limiti noti rappresenta un fattore positivo. Viceversa, il tessuto adiposo bianco, se in abbondanza, è un grasso pericoloso per la salute perché aumenta la condizione infiammatoria e di conseguenza i rischi infortuni. Gli atleti professionisti, generalmente, hanno la % di massa grassa nella norma ma, solo grazie all’analisi funzionale di composizione corporea, è possibile stabilire la qualità sella massa grassa. L’analisi funzionale di composizione corporea si basa sul seguente principio: un tessuto biologico sano (corpo umano), dal punto di vista elettrico, è molto diverso rispetto ad un tessuto biologico con processi infiammatori (Boschiero D, 2017).È fondamentale memorizzare che un tessuto infiammato ha minor capacità di adattarsi allo stress e minor capacità di sopportare i carichi di lavoro, per questo gli atleti con tessuti infiammati riducono le performance nel medio lungo periodo e sono molto più predisposti ad infortuni. L’analisi funzionale della composizione corporea è l’evoluzione della semplice analisi quantitativa, permette di monitorare in maniera non invasiva lo stato di salute, rappresenta oggi il punto di partenza per i professionisti che si occupano di salute e performance.
CONCLUSIONI
L’analisi di composizione corporea è un argomento complesso, multidisciplinare che va utilizzato dagli staff medici e atletici per monitorare lo stato di salute dell’atleta e la sua capacità fisiologica di effettuare prestazioni. La composizione corporea basata esclusivamente sulla quantificazione delle masse (massa magra e massa grassa), ha fornito un grande contributo in passato ma è stata ormai superata perché non fornisce informazioni sulla condizione fisiologica dell’atleta. L’analisi funzionale evidenzia punti forti e deboli di ogni individuo, offrendo di conseguenza la possibilità di creare percorsi personalizzati, rappresenta un punto di partenza fondamentale per chi si occupa di salute e performance sportive. I moderni dispositivi di analisi di composizione corporea offrono queste possibilità grazie a nuove tecnologie che misurano la qualità dei tessuti. Questo tipo di analisi è necessaria sia per l’incremento delle prestazioni atletiche che per la riduzione dei rischi infortuni in ogni disciplina sportiva.