IL RIPOSO DEL CAMPIONE!

Conoscere e monitorare i benefici del sonno ristoratore

Il costante aumento del volume e dell’intensità degli eventi sportivi rende necessario migliorare le tecniche di recupero psicofisico ed utilizzarle al fine di mantenere-migliorare lo stato di forma e ridurre i rischi infortuni.  Il riposo notturno rientra senza dubbio tra le migliori tecniche di recupero psicofisico, è stato dimostrato che il sonno ristoratore ha ripercussioni positive sia nella riduzione infortuni che nelle prestazioni atletiche nel medio-lungo periodo, viceversa la privazione di sonno o un sonno non rigenerante rappresenta sempre un cofattore a medio-lungo termine negli infortuni causati da sovraccarico, overtraining, stress e infiammazione. Sulla base di quanto appena affermato, è doveroso istruire l’atleta ad una corretta gestione del riposo notturno.  Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse tecniche che favoriscono il recupero psicofisico; a tal proposito è corretto ricordare che qualsiasi cambiamento all’interno dell’organismo è amplificato se il cervello è parte attiva, viceversa si avranno solo effetti locali e limitati nel tempo.

COSA SUCCEDE MENTRE DORMIAMO?

Sarà capitato a quasi tutti di andare a dormire con la febbre oppure un fastidio-dolore ecc e svegliarsi il giorno seguente senza alcun problema. Questo capita perché durante la notte avvengono una serie di attività determinanti per il corretto recupero psicofisico; le più importanti sono crescita e riparazione delle cellule, pulizia delle scorie prodotte dalle attività metaboliche, riorganizzazione delle reti neurali e attività del sistema immunitario. Tali attività vengono definite “investimenti biologici” e ci permettono di essere pronti a sostenere gli impegni della giornata senza creare eccessivi danni all’organismo; ad una maggiore attività notturna riparatoria corrisponde sempre una miglior condizione psicofisica il giorno successivo e una maggior disponibilità di energia; per il calciatore significa allenarsi e giocare ad intensità adeguate alle richieste riducendo i rischi infortuni.

Durante la notte si ripete più volte il seguente ciclo:

  1. Sonno leggero
  2. Sonno Profondo o NREM (Non Rapid Eye Movements)
  3. Sonno REM (Rapid Eye Movements)

Il sonno leggero serve per preparare l’organismo alle attività notturne, in questa fase si registra la riduzione della frequenza cardiaca, diverse aree cerebrali iniziano a “spegnersi” o ridurre moltissimo le loro attività, cambia la respirazione, si riducono eventuali tensioni muscolari e gli organi si preparano al meritato riposo. Durante il sonno profondo queste attività vengono amplificate, a loro si aggiunge la riduzione della temperatura corporea e il sistema immunitario inizia a riparare i danni prodotti durante la giornata. Per esempio, l’allenamento o la partita producono danni alle cellule muscolari, talvolta anche a quelle nervose che vengono riparati di notte. La fase REM è un’amplificazione della fase NREM, è in assoluto il periodo più rigenerativo per l’organismo, quello che amplifica gli investimenti biologici e i vantaggi ad essi collegati. L’organo che trae maggior benefici dal riposo notturno ristoratore è il cervello il quale, come dimostrato dal neuroscienziato Jeff Iliff e dal suo staff, riesce a rigenerarsi e pulirsi dalle scorie esclusivamente durante la notte, a patto che si raggiungano in modo costante e ritmico le fasi di sonno profondo e REM (video Jeff Iliff, “One more reason to get a good night’s sleep” TED TV).  La rigenerazione notturna del cervello ha un ruolo decisivo nella fatica mentale e nella capacità dell’atleta di prendere le decisioni corrette in condizioni di stress.

È POSSIBILE MISURARE LA QUALITA’ DEL SONNO?

Abbiamo visto che le attività svolte durante il sonno sono un potente strumento favorire il recupero psicofisico e il miglioramento delle prestazioni atletiche. A questo punto è necessario certificare-misurare la qualità del sonno per comprendere se, e come avvengono le attività rigenerative. La ricerca scientifica offre la possibilità di raccogliere informazioni tramite interviste, grazie a sistemi di monitoraggio non invasivo oppure tramite esami invasivi che non possono essere ripetuti tutti i giorni.

Alcune domande presenti nell’intervista dei MUS® (Medically Unexplained Symptoms – Sintomi Vaghi ed Aspecifici) e alla sua parte integrativa DiStress MUS®  forniscono informazioni altamente attendibili sulla qualità del sonno e sulla percezione soggettiva delle sue conseguenze negative; in particolare la presenza di sintomi quali stanchezza cronica, disturbi umorali, insonnia, risvegli notturni, sonnolenza diurna, disturbi cognitivi, emozionali e/o comportamentali rappresentano un indice altamente efficace di sonno non ristoratore.  Le interviste sono il primo passo nella valutazione della qualità del sonno, grazie a loro è possibile verificare la percezione soggettiva individuale e confrontarla successivamente con i dati forniti dai sistemi di monitoraggio.

I sistemi di monitoraggio non invasivo permettono di capire in pochi minuti lo status del sistema nervoso centrale e del sistema nervoso autonomo. Nei diversi momenti della giornata tali sistemi hanno funzionalità ben precise, dalla loro attività dipende la produzione di ormoni, neurotrasmettitori e mediatori chimici tipici della fase diurna e notturna. Questi sistemi di monitoraggio permettono in 5’ di verificare quotidianamente la qualità del riposo notturno; i test effettuati al risveglio certificano la presenza o meno di sonno ristoratore, quelli svolti di sera offrono l’opportunità di comprendere se l’organismo è fisiologicamente pronto al sonno. In sostanza misurando le attività di cervello e cuore, in soli 5’ si ottengono le risposte desiderate in merito al risposo notturno.

Il semplice monitoraggio della frequenza cardiaca con orologio da polso durante la notte fornisce alcune informazioni sul riposo: durante la notte la frequenza cardiaca si riduce mediamente di almeno 10-15 battiti. Inoltre, l’organismo tende a ripetere la sua condotta; quindi, effettuare la misurazione tutte le notti permette di associare i propri comportamenti legati allo stile di vita alle variazioni della frequenza cardiaca notturna.

È fondamentale ricordare che l’organismo si adatta a tutto, di conseguenza una situazione non fisiologica come quella del sonno non ristoratore, in alcuni casi può apparire normale alla percezione soggettiva dell’individuo; per questo al fine di una corretta e precisa valutazione, le interviste devono essere sempre affiancate a valutazioni strumentali oggettive del sistema nervoso centrale ed autonomo.

È POSSIBILE FAVORIRE IL RIPOSO NOTTURNO?

Le attuali evidenze sottolineano l’importanza del sonno per la salute fisica e mentale in ogni fascia d’età ed associano la qualità del sonno allo stato di salute; i trattamenti emergenti finalizzati al miglioramento della salute e delle prestazioni atletiche, puntano molto sul miglioramento della qualità del sonno. È risaputo che la riduzione delle onde cerebrali associate al sonno REM ha un ruolo importante nell’invecchiamento, nell’aumento di stress, infiammazione e rischio infortuni.

Di seguito le indicazioni che favoriscono il sonno ristoratore sulla base delle evidenze scientifiche divulgate dal prof Dario Boschiero:

  1. Svegliati sempre allo stesso orario
  2. Segui sempre la stessa routine al mattino per svegliare corpo e mente (tra le attività più indicate ci sono doccia fredda o esposizione al freddo e 20’ di Attivazione NeuroMotoria con specifici esercizii eseguiti in modalità specifiche;
  3. Fai un’abbondante colazione ad alto carico glicemico e con proteine: riempire l’organismo di energia al mattino permette di avere tanto testosterone biodisponibile durante la giornata con conseguente aumento delle energie fisiche e mentali necessarie a sostenere gli impegni diurni;
  4.  Evitare le sostanze dannose per il sonno dopo pranzo o primo pomeriggio (teina, caffeina ecc), elimina tabacco ed alcool;
  5. Contatta il medico per la gestione di eventuali terapie farmacologiche (es: corticosteroidi, antinfiammatori ecc) che possono interferire negativamente con il riposo notturno;
  6. Prepara l’organismo al riposo notturno attraverso una cena molto leggera a base vegetale in modo da avere processi digestivi rapidi e non stimolare ormoni diurni come l’insulina (se l’organismo sta digerendo non può attivare i processi di recupero notturni, per questo abbondanti pasti serali non favoriscono gli investimenti biologici notturni)
  7. Dopo cena favorisci la vasodilatazione (bagno caldo, attività di relax, piacere ecc)
  8. Dopo cena supporta il relax psicofisico (se soffri di insonnia o disturbi del sonno contatta il medico o il professionista che ti segue; alcuni integratori a base di estratti vegetali del luppolo potrebbero essere uno strumento utile ad indurre il naturale relax psicofisico)
  9. Elimina le luci durante la sera (incluse quelle degli schermi di cellulari, tablet, computer ecc)
  10. Crea un buon ambiente per dormire (camera silenziosa, buia e non troppo calda)
  11. Evita allenamenti e stress serali (l’allenamento aumenta cortisolo e adrenalina favorendo insonnia e disturbi del sonno). Quando non è possibile evitare gli allenamenti serali, per limitare i danni è opportuno mangiare circa 3 ore prima dell’allenamento o partita, al termine introdurre cibi vegetali meglio se sotto forma liquida e non posticipare troppo la sveglia del mattino successivo (questa notte è andata ma svegliandosi presto la sera successiva saremo stanchi e l’organismo avrà voglia di recuperare).

Medically Unexplained Symptoms (MUS®)

Se sì, quanto? Min 1, Max 10

Soffre da tempo di stanchezza o affaticamento persistente?  sino12345678910
Ha da tempo disturbi del tono dell’umore?  sino12345678910
Soffre da tempo di insonnia persistente o di risvegli notturni?  sino12345678910
Soffre da tempo di sonnolenza persistente durante la giornata?  sino12345678910
Si sente da tempo un soggetto ansioso?  sino12345678910
Si sente da tempo un soggetto apatico?  sino12345678910
Soffre di attacchi di panico?  sino12345678910
Percepisce a riposo alterazioni del battito cardiaco (aritmie o tachicardie)?  sino12345678910
Ha notato da tempo modificazioni dell’appetito (fame eccessiva o mancanza d’appetito)?  sino12345678910
Soffre di attacchi di fame notturni?  sino12345678910
Soffre da tempo di acidità e dolori di stomaco, senso di pienezza, gonfiore dopo i pasti, nausea?  sino12345678910
Soffre da tempo di colon irritabile?  sino12345678910
Soffre a periodi di stitichezza persistente o alvo alterno?  sino12345678910
Ha spesso mani e piedi freddi?  sino12345678910
Soffre di alterazione della sudorazione durante il sonno?  sino12345678910
Si sveglia spesso di cattivo umore?  sino12345678910
Prova di frequente un senso di colpa ingiustificato?  sino12345678910
Incontra difficoltà nel provare piacere o sollievo in seguito a fatti positivi?  sino12345678910
Ha riscontrato una decisa perdita di peso negli ultimi mesi?  sino12345678910

DiStress – MUS © (Medically Unexplained Symptoms)

Se sì, quanto? Min 1, Max 10

Cognitive symptoms

Ha da tempo problemi di memoria?  sino12345678910
Ha da tempo difficoltà a concentrarsi?  sino12345678910
Ha notato una sua scarsa capacità di giudizio?  sino12345678910
Vede da tempo tutto negativo?  sino12345678910
Ha pensieri che ricorrono costantemente?  sino12345678910
E’ da tempo in uno stato di costante preoccupazione?  sino12345678910

Physical  symptoms

Ha da tempo dolori persistenti?  sino12345678910
Soffre da tempo di nausee o vertigini?  sino12345678910
Ha raffreddori frequenti?  sino12345678910

Emotional symptoms

Percepisce da tempo stati di irritabilità o irascibilità?  sino12345678910
Percepisce da tempo stati di agitazione e/o incapacità di rilassarsi?  sino12345678910
Si sente da tempo sopraffatto?  sino12345678910
Percepisce da tempo uno stato di solitudine e/o isolamento?  sino12345678910
Percepisce da tempo uno stato di malinconia e/o infelicità generale?  sino12345678910

Behavioral symptoms

Dorme troppo o troppo poco?  sino12345678910
Ha la tendenza a isolarsi dagli altri?  sino12345678910
Ha la tendenza a procrastinare o trascurare le responsabilità?  sino12345678910
Fa uso da tempo di sigarette, bevande o cibi per rilassarsi?  sino12345678910
Ha sviluppato da tempo abitudini nervose (es. mangiarsi le unghie)?  sino12345678910